Chemioterapia: arriva in Italia la cuffia contro la caduta di capelli…

cuffia post-chemio

Trovato un rimedio alla perdita di capelli dovuta alla chemio, la cuffia refrigerata arriva in Italia.

Purtroppo, chi si deve sottoporre a chemioterapia, oltre al dolore fisico, deve anche affrontare quello psicologico della perdita dei capelli, sintomo inconfutabile di una terapia aggressiva come quella chemioterapica.
Una soluzione a questa perdita totale dei capelli arriva dalla Gran Bretagna, precisamente da un uomo Glenn Paxman che negli anni 50 aveva sviluppato un sistema per il raffrreddamento della birra.
La storia di Paxman è la classica storia dell’uomo che lotta per alleviare le sofferenze di una persona amata e lo fa sfruttando la sua invenzione di refrigerazione della birra; la moglie del figlio del fondatore si ammala di tumore al seno e Glenn, aiutato dal padre Eric e dal fratello Neil, decide di investire tutta la propria conoscenza nel campo dei sistemi di raffreddamento per plasmarli e renderli utili ai malati di tumore che devono sottoporsi alla chemioterapia.
La moglie diventa la prima donna a sperimentare la ‘cuffia’, anche se su di lei lo strumento, ancora ‘primitivo’, non sortisce l’effetto sperato. Purtroppo la moglie di Glenn non vince contro la malattia che dopo pochi mesi la porta via dalla sua famiglia.

Da allora si susseguono studi e ricerche fino al 1997 quando la Paxman produce il primo prototipo della ‘cuffia’ che viene installata presso la Huddersfield Royal Infirmary.
Il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto, in Gran Bretagna, è usato in più di mille strutture. La ‘cuffia’ è stata installata anche in alcuni ospedali di Svizzera, Francia, Germania e Giappone. In Italia il primo ospedale ad adottare la cuffia è stato l’ospedale di Avellino, in seguito l’équipe della Medicina Oncologica diretta da Fabrizio Artioli studia il sistema e con il coordinamento infermieristico di Angela Righi e in collaborazione con l’Associazione Malati Oncologici (AMO), decide di acquistare una cuffia hi-tech per il reparto di oncologia dell’Ospedale di Carpi, in provincia di Modena.
La cuffia refrigerata controlla la temperatura del cuoio capelluto ed è risultata efficace nel 50%-70% dei casi.
Il costo infatti è di 30mila euro, ma la perdita dei capelli ha spesso un impatto troppo forte per le persone malata, e lo ha spiegato bene Franca Pirolo dell’Associazione malati oncologici di Carpi: “Esistono molti rimedi per nascondere agli altri la perdita di capelli dovuta alla chemioterapia. Il percorso che vive chi si trova ad affrontare una malattia come il tumore è tutto in salita. A occhi esterni la perdita temporanea dei capelli potrebbe sembrare il male minore ma chi ha vissuto questa esperienza sa che non è affatto così.
Soprattutto per le donne“.

(www.tuttasalute.net)