Le persone che non arrivano a ciò che vogliono finiscono per disprezzarlo. (Storia della Volpe e l’uva)

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La volpe e l’uva è una delle più famose favole di Esopo. La favola insegna che come la volpe non riuscendo ad arrivare all’uva finisce con disprezzarla, così coloro che non riescono a raggiungere un obbiettivo finiscono con lo sminuirlo.

C’era una volpe molto furba che era solita aggirarsi nel bosco vicino a un piccolo paesino.
Al suo apparire tutti gli animali del bosco fuggivano, sapendo quanto fosse crudele e insaziabile. La volpe era talmente insaziabile che un giorno si ritrovò senza più nulla da mangiare. Affamata, la volpe giunse in un vigneto. Passò di fianco a dei tralci di vite da cui pendevano grossi grappoli di uva matura: l’uva appariva proprio dolce e succosa. – Oh, dell’uva! Con la fame che ho, sarà meglio di niente – disse la volpe. Si alzò così sulle zampe posteriori e saltò con agilità, per afferrare un po’ di uva, ma non riuscì a raggiungerla. Allora si allontanò per prendere la rincorsa e provò ancora, con più energia. Riprovò più e più volte, con ostinazione e con tutte le forze, ma senza successo: salto dopo salto i grappoli di uva sembravano diventare sempre più lontani. – Cra! Cra! Cra! – Dall’alto di un ramo una cornacchia rideva, prendendosi gioco della volpe. Ferita nell’orgoglio la volpe replicò ad alta voce gonfiando il petto: – Quest’uva è troppo acerba! Poco importa se non riesco ad afferrarla. Ritornerò quando sarà matura! – La volpe si dava delle arie, nonostante la delusione patita e la pancia ancora vuota. Morale: le persone che non possono avere ciò che desiderano molto spesso finiscono per disprezzarlo a parole.

La volpe e l’uva (favola di Esopo)